FROM THE CLASSROOM TO THE CITY: THE EMBODIED SPACE OF PEDAGOGY AND EDUCATION DALL’AULA ALLA CITTÀ: LO SPAZIO INCORPORATO DELLA PEDAGOGIA E DELLA DIDATTICA
Abstract
Gli spazi, i luoghi e la corporeità in ambito educativo e scolastico sono temi protetti da luci e ombre. Il presente studio vuole percorrere, come in un cammino, il sentiero che attraversa i diversi luoghi dell'educare, stimolando nuove riflessioni e attingendo dai contributi delle neuroscienze e delle arti performative. I contro-spazi rappresentano un altrove corporeo , uno spazio liminale e immaginativo da abitare, per aprire nuove prospettive ai confini delle discipline.Si propone un nuovo approccio allo spazio dell'aula scolastica come etero-topia., palcoscenico dell'azione educativa e didattica, secondo la metafora dell'insegnamento come teatro. Anche lo spazio pubblico può divenire spazio educativo. Neuroscienze e arti performative possono contribuire ad arricchire il discorso pedagogico. Lo spazio pubblico è inoltre spazio incorporato , in cui accasarsi e abitare, in cui stringere relazioni, sbagliare, imparare divertendosi.
Spazi, luoghi e corpi nell'educazione e nella scuola sono temi caratterizzati da luci e ombre. Questo studio si propone di ripercorrere, come in un viaggio, il percorso attraverso i diversi luoghi dell'educare, stimolando nuove riflessioni e avvalendosi dei contributi delle neuroscienze e delle arti performative. I controspazi rappresentano un altrove corporeo, uno spazio liminale e immaginifico da abitare, per aprire nuove prospettive ai confini di diverse discipline. Rispetto allo spazio della classe, si propone un nuovo approccio come etero-topia, palcoscenico dell'azione educativa e didattica, secondo la metafora dell'insegnamento come teatro. Lo spazio pubblico può anche diventare spazio educativo, e le neuroscienze e le arti dello spettacolo possono contribuire ad arricchire il contesto pedagogico. Lo spazio pubblico è anche uno spazio incorporato in cui stabilirsi e abitare,
Keywords
Full Text:
PDFReferences
Alfieri F. (1974), Introduzione in AA. VV. (1974), A scuola con il corpo, Firenze: La nuova Italia.
Arendt H. (2017), Vita Activa, Milano: Bompiani.
Archetti M. (2002), Lo spazio ritrovato, antropologia della contemporaneità, Roma: Meltemi.
Bachelard G. (1975), La poetica dello spazio, Bari: Edizioni Dedalo.
Barba E., (2009) Bruciare la casa. Origini di un regista, Milano: Ubulibri.
Borgogni A. (2020), L’intenzionalità educativa degli spazi pubblici. Roma: Studium.
Borgogni A. & Dorato E. (2020), Ripensare l’urbanità dell’urbano. Dalla strada alle strade, in Ceruti M. & Mannese E. (Eds.), (2020), Racconti dallo spazio, Lecce: Pensa MultiMedia Editore.
Borgogni A. & Farinella R. (2017), Le città attive, percorsi pubblici nel corpo urbano, Milano: Franco Angeli.
Ceruti M. & Mannese E. (Eds.), (2020), Racconti dallo spazio, Lecce: Pensa MultiMedia Editore.
Cruciani F. (2003), Lo spazio del teatro, Bari: Editori Laterza.
De Certeau M. (1980), L’invenzione del quotidiano, Roma: Lavoro.
Eichberg H. (2009), Physical Culture and Sport Study and Research, Body Culture, Volume XLVI, pp. 79-98.
Foucault M. (2006), Utopie Eterotopie, Napoli: Cronopio.
Franck K. & Stevens Q. (Eds.), (2007), Loose space: possibility and diversity in urban life, Abingdon Oxon: Routledge.
Gallerani M. (2011), L’abitare etico, Per un’etica problematicista dell’abitare, Napoli: Loffredo Editore.
Gallese V. (2007), Il corpo teatrale: mimetismo, neuroni specchio, simulazione incarnata. In Bortoletti F. (2007), Culture Teatrali, Teatro e Neuroscienze. Bologna: Edizioni Carattere. 16/2007.
Gallese V. & Guerra M. (2015), Lo schermo empatico. Cinema e neuroscienze. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Gamelli I. (2001), Pedagogia del corpo, Roma: Meltemi editore.
Han B. C. (2021), La scomparsa dei riti. Una topologia del presente, Roma: Nottetempo.
Iori V. (2016), Lo studioso che ha dato vita e respiro alla pedagogia fenomenologica in Italia: Piero Bertolini, in «Encyclopaideia», XX, 45, pp. 18-29.
Lukashok AK., Lynch K. (1956), Some children memories of the city. Journal of the American Institute of Planners, 22 (3), pp. 142-152.
Perec G. (1989), Specie di spazi, Torino: Bollati Boringhieri.
Perissinotto L. (2004), Animazione teatrale. Le idee, i luoghi, i protagonisti, Roma: Carocci.
Rivoltella P. C. (2021), Drammaturgia didattica, Corpo, pedagogia, teatro, Brescia: Scholé.
Rivoltella P. C. (2012), Neurodidattica, insegnare al cervello che apprende, Milano: Raffaello Cortina.
Rizzolatti G. & Sinigaglia C. (2006). So quel che fai Il cervello che agisce e i neuroni specchio. Milano: Raffaello Cortina Editore.
Shaw B., Bicket M., Elliott B., Fagan Watson B., Mocca E. & Hillman M. (2015), Children’s Indipendent Mobility: An International Comparison and Recommendations for Action, London: Policy Studies Institute.
Sofia G. (Eds.), (2013), Le acrobazie dello spettatore. Dal teatro alle neuroscienze e ritorno, Roma: Bulzoni editore.
Vullo L. & Lucangeli D. (2021), Il corpo è docente, Trento: Erickson.
Zappettini C. & Borgogni A., (2021) Performing arts and neuroscience: body and mirrors in theatrical expressivity, «Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactics», Anno 5, n.2, aprile – giugno, p. 167.
Zappettini C. & Borgogni A., (2022), Reflected gazes: rethinking teacher education between theater and neuroscience, «Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactics»- Anno 6 n. 3 - luglio – settembre.
Zeki S., (2003), La visione dall'interno: arte e cervello, Torino: Bollati Boringhieri.
DOI: https://doi.org/10.32043/gsd.v7i3.984
Refbacks
- There are currently no refbacks.
Copyright (c) 2023 ITALIAN JOURNAL OF HEALTH EDUCATION, SPORT AND INCLUSIVE DIDACTICS
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.
Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactics
ISSN: 2532-3296