THE UMANHUMANIZATION OF THE CARE RELATIONSHIP: NEUROSCIENTIFIC ASPECTS AND APPLICATIONS IN MEDICAL EDUCATION

Abstract

The work falls within the pedagogical field of medical humanities, essential dimensions of an authentic medicine. Health education is crucial in the approach to life: ethically it is based on respect for the dignity of the human person as a capacity, fragility, openness to reciprocity and gift. Personalist anthropology defines man as a multidimensional bio-psycho-socio-spiritual uniqueness, favoring a holistic notion of health as harmony and integration of personal energies, a dynamic process that involves, for a subject inserted in a cultural and social context, the succession of progressive balances throughout life. 

Health promotion starts from a unitary, socio-cultural and gender vision of the data related to the person, awareness of the need for clear and human communication with family members, collaboration between health care professionals, analysis of clinical, relational, ethical and social aspects in the treatment of disease. Prevention, diagnosis and therapy must include the analysis of behavior and its alterations within the subjective experiences, integrating symptoms and structural and functional signs in a global and unitary evaluation. The work focuses specifically on the neurobiological correlates of the care relationship and stress related to it, proposing humanizing pathways able to contain the effects.

Il lavoro rientra nel campo pedagogico delle medical humanities, dimensioni essenziali di una medicina autentica. L’educazione alla salute è cruciale nell’approccio alla vita: eticamente essa è basata sul rispetto della dignità della persona umana come capacità, fragilità, apertura alla reciprocità e al dono. L’antropologia personalista definisce l’uomo unicità multidimensionale bio-psico-socio-spirituale, privilegiando una nozione olistica di salute come armonia ed integrazione di energie personali, processo dinamico che comporta, per un soggetto inserito in un contesto culturale e sociale, la successione di equilibri progressivi nel corso della vita.  

La promozione della salute parte da una visione unitaria, socioculturale e di genere dei dati relativi alla persona, consapevolezza della necessità di comunicazione chiara ed umana anche con i familiari, collaborazione tra le figure sanitarie, analisi di aspetti clinici, relazionali, etici e sociali nel trattamento della malattia. Prevenzione, diagnosi e terapia devono includere l’analisi del comportamento e delle sue alterazioni all’interno dei vissuti soggettivi, integrando in una valutazione globale ed unitaria sintomi e segni strutturali e funzionali. Il lavoro si focalizza specificamente sui correlati neurobiologici della relazione di cura e dello stress ad essa legato, proponendo percorsi umanizzanti in grado di contenerne gli effetti.