INTERPRETARE LA DIVERSITÀ. LA FORMAZIONE PER L’INCLUSIONE COME ARGINE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA

Francesco Lo Presti, Domenico Tafuri

Abstract


La dispersione scolastica costituisce un fenomeno estremamente complesso. Alla sua origine vi sono molteplici cause riconducibili ad aspetti culturali, sociali, economici i quali chiamano in causa variabili di contesto, come la qualità dell’esperienza familiare e scolastica, poste in relazione con le dimensioni soggettive dell’esperienza, quali le caratteristiche psico-emozionali e comportamentali degli individui. L’attenzione su tale fenomeno rappresenta certamente una responsabilità centrale dell’educazione, poiché sono le stesse agenzie educative a concorrere in misura prevalente a determinarne gli esiti, tramite la qualità delle interpretazioni e delle azioni che esprimono circa la capacità di coinvolgere, dialogare, mediare, comprendere, sostanzialmente includere.

Il binomio esclusione sociale-dispersione scolastica è, difatti, l’espressione di una circolarità che descrive la sostanziale influenza esistente tra i due fenomeni: l’esclusione genera dispersione e, allo stesso modo, la dispersione delinea destini individuali che tendono all’esclusione. In ragione di tale binomio, dunque, una via efficace per il contrasto del fenomeno dell’abbandono scolastico trova fondamento nella configurazione di strategie educative di natura intrinsecamente inclusiva, in grado, cioè, di accogliere, sostenere e guidare l’insieme e la pluralità dei soggetti all’interno di una esperienza di formazione che accolga la diversità e la singolarità di ognuno.

Il centro di questo importante scopo dell’educazione coinvolge, quindi, in prima istanza, la professionalità educativa ed è, dunque, sulla formazione degli educatori per l’inclusione che si gioca una sfida centrale dei sistemi educativi contemporanei, inseriti sullo sfondo della complessità e della pluralità che caratterizzano gli scenari socio-culturali contemporanei.

Alla luce di queste essenziali linee dichiarative, il contributo intende, dunque, riflettere sul fenomeno della dispersione scolastica, inquadrandolo come causa ed esito di processi di esclusione, allo scopo di generare una chiave di lettura delle dinamiche in oggetto che possa fungere da strumentazione interpretativa per chi opera concretamente nei contesti educativi. In particolare, il contributo si soffermerà sulla categoria della diversità allo scopo di delineare una sintesi di contenuti utili a guidare la maturazione di competenze relazionali adeguate nell’ambito di una formazione degli insegnanti per l’inclusione.


Full Text:

PDF (Italiano)

References


Bateson, G. (1999). Mente e natura. Milano: Adelphi.

Bateson, G. (1976). Verso un’ecologia della mente. Milano: Adelphi.

Bertolini, P. (1988). L’esistere pedagogico. Ragioni e limiti di una pedagogia come scienza fenomeno logicamente fondata. Firenze: La

Nuova Italia.

Bertolini, P., Caronia, L. (1993). Ragazzi difficili. Pedagogia interpretativa e linee di intervento. Firenze: La Nuova Italia.

Boffo, V., Fedeli, M., Lo Presti, F., Melacarne, C., Vianello, M. (2017). Teaching and Learning for Employability: New Strategies in Higher Education. Torino-Milano: Pearson.

Dalal F., Prendere il gruppo sul serio. Verso una teoria gruppoanalitica postfoulkesiana, Raffaello Cortina, Milano, 2002.

Dawkins, R. (1995). Il fiume della vita. Milano: Sansoni.

de Mennato, P., Cunti, A. (2005). Formare al lavoro sociale. Milano: Guerini..

Favaro, G. (2004). Aprire le menti nel tempo della pluralità. In D. Demetrio, G. Favaro, Didattica interculturale. Milano: FrancoAngeli.

Forlin, C., Loreman, T., Sharma, U., & Earle, C. (2009). Demographic differences in changing pre-service teachers’ attitudes, sentiments and concerns about inclusive education. International Journal of Inclusive Education, 13(2), 195–209.

Lévi-Strauss, C. (1966). Antropologia strutturale. Milano: Il Saggiatore.

Lo Presti, F. (2005). Culture in relazione. Loffredo: Napoli.

Lo Presti, F. (2010). Educare alle scelte. L'orientamento formativo per la costruzione di identità critiche. Milano: Carocci.

Lo Presti, F. (2014). Forming the Reflective Self for the Life Project. The Guidance Function of Educationin “Educational Reflective Practices”, 2, pp. 87-98, Milano: FrancoAngeli.

Pinto Minerva, F. (2002). L’intercultura. Roma-Bari: Laterza.

Ridley, M. (1996). The origins of virtue. London: Penguin Group.

Sabatano, F. (2011). Crescere ai margini. Educare al cambiamento nell'emergenza sociale. Milano: Carocci.

Sabatano, F. (2015). La scelta dell'inclusione. Progettare l'educazione in contesti di disagio sociale. Milano: Guerini.

Sharma, U., Forlin, C., & Loreman, T. (2008). Impact of training on pre-service teachers’ attitudes and concerns about inclusive education and sentiments about persons with disabilities. Disability & Society, 23(7), 773–785.

Valerio, P., Striano, M., Oliverio, S. (2013). Nessuno escluso. Formazione, inclusione sociale e cittadinanza attiva. Napoli: Liguori.




DOI: https://doi.org/10.32043/gsd.v4i1sup.176

Refbacks

  • There are currently no refbacks.


Copyright (c) 2020 Giornale Italiano di Educazione alla Salute, Sport e Didattica Inclusiva

Creative Commons License
This work is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License.

Italian Journal of Health Education, Sports and Inclusive Didactics 
ISSN: 2532-3296